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La transizione giusta al centro del Taranto Eco Forum 2024

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L’edizione del 23 e 24 maggio 2024 fa registrare la partecipazione di un vasto panel di eccellenze italiane e internazionali

Una scommessa che sembra vinta già prima di iniziare; parliamo della seconda edizione del TEF,  Taranto Eco Forum, che si terrà presso la sede di Taranto dell’Università di bari i prossimi 23 e 24 maggio e punta con decisione verso un soldout sia dal punto di vista della partecipazione in platea sia da quello del panel dei relatori.

La seconda edizione, a un anno esatto da quella del debutto, conferma l’ottimo risultato ottenuto lo scorso anno e amplia il ventaglio dei temi in discussione, con un fil rouge fondamentale, quello della Just Transition.

Un tema, questo, che sta molto a cuore a tutti gli enti organizzatori, Ferrara Expo e l’Associazione Eurota di Taranto a cui si sono affiancati gli attori del territorio: la Regione Puglia che lavora in cobranding con chi ha immaginato l’evento e la partecipazione del Comune di Taranto.

Importante anche la presenta delle Istituzioni con in prima fila la Marina e l’Aeronautica Militare e l’Arma dei Carabinieri da sempre impegnate a vario titolo nella tutela e nella salvaguardia del Territorio e del Mare.

Nel 2024, anche il CNR ha dato il patrocinio all’evento, così come il Parlamento Europeo; d’altra parte il percorso proposto è in linea con le direttive della Comunità, proponendosi appunto come luogo di dibattito nazionale sui temi legati alla transizione giusta con declinazioni che spaziano dall’ambiente e all’innovazione, in particolare su decarbonizzazione, transizione energetica, sostenibilità, biorisanamento e start up.

Un programma, ambizioso, certo, ma che correttamente si propone di affrontare le sfide che ci aspettano nei prossimi anni, nell’unico modo possibile, partendo da una visione complessiva del problema, che affronti ogni singolo aspetto in un’ottica sistemica, necessaria per raggiungere gli ambiziosi obiettivi da qui al 2050, senza lasciare indietro nessuno.

Tantissimi i temi trattati nella due giorni di lavori: dalla intelligenza artificiale alla sicurezza e responsabilità sociale d’impresa, dal biorisanamento, bonifiche e valorizzazione dei rifiuti alla Blue economy, dalla protezione delle risorse idriche fino alle energie rinnovabili e alla mobilità sostenibile.

E ovviamente come  Bolab seguiremo in forze l’evento con un reportage completo e interviste ai principali attori delle due giornate, per essere al fianco di Istituzioni e aziende private nel virtuoso (ma complesso) percorso che dovranno affrontare.

Il biorisanamento e Taranto: un binomio virtuoso


Il Comitato Tecnico Scientifico, presieduto dal professor Vito Felice Uricchio, ha compiuto con maestria il difficile compito di articolare la vastità dei temi trattati in un concreto programma dell’evento, alternando convegni, tavole rotonde e interventi singoli, con l’obiettivo di dare la corretta visibilità e il giusto approfondimento a tutti i temi verticali, all’interno del quadro generale del processo della transizione giusta.

Il TEF sarà ospitato negli spazi dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” nella sede del “Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo” di Taranto e prevede anche un’area fieristica in cui i partner interessati potranno presentare ai partecipanti progettualità e le varie iniziative in corso.

Taranto è la location perfetta per questo percorso, soprattuto per i temi legati al risanamento ambientale; Vito Uricchio, presidente del comitato scientifico del TEF, è anche il Commissario Straordinario per le bonifiche per la città di Taranto, un territorio che è stato scelto, assieme al Sulcis Inglesiente, come destinatario dei fondi Just Transition, declinati secondo i Piani territoriali, previsti dall’art. 11 del Regolamento UE 2021/1056, disegnati in coerenza con il Piano Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che definisce le linee guida italiane per decarbonizzare l’economia e raggiungere la climate neutrality entro il 2050.

Piani territoriali in perfetto coerenza con uno dei temi del TEF, “biorisanamento, bonifiche e valorizzazioni dei rifiuti”, che porterà temi di discussione e presenterà case study su soluzioni di bonifica applicate a matrici ambientali, come la phytoremediation, il phytomanagement, ma anche metterà l’accento su interventi e progetti di recupero dei siti industriali attivi e dismessi.

Un tema che a Taranto, non dobbiamo sottolinearlo è particolarmente sentito e che vede l’Italia all’avanguardia con una serie di progetti pilota realizzati e in corso di realizzazione.

L’acqua sempre più fulcro della vita


Altro tema fondante del TEF di Taranto: l’acqua, la sua gestione e la sua tutela. Due i macrotemi strettamente correlati che terranno banco il 23 e 24 maggio 2024: la Blue Economy e la protezione dell’acqua come risorsa. Quando si parla di Blue Economy, l’Italia è necessariamente un soggetto protagonista: abbiamo oltre 8.300 chilometri di coste e per noi, da sempre, il mare è sinonimo di relazione, commercio e prosperità. Gli investimenti del PNRR hanno inoltre stimolato un generale ammodernamento della rete portuale italiana (da Trieste a Palermo, da Genova a Taranto e Bari) e oggi toccare temi comel’intermodalità di o la logistica via mare significa anche parlare di protezione dell’ecosistema marino.

Al TEF ci saranno numerosi approfondimenti in quest’ambito, ma sono anche previsti interventi di alto valore tecnico e di visione futura come la produzione di energia rinnovabile dalle correnti marine, gli ecodragaggi fino a temi fondamentali come la generazione di idrogeno per gestire la decarbonizzazione di infrastrutture produttive complesse. Senza dimenticare frontiere di innovazione come il cold ironing e la riduzione dell’impronta di carbonio dei processi industriali attraverso un’applicazione evoluta delle architetture IoT.

E poi si parlerà di acqua più in generale, forse il tema più universale in assoluto, in un mondo in cui i flussi idrici stanno cambiando con velocità impensabile fino al secolo scorso.
L’acqua è sempre di più l’Oro blu
e come tale va preservata e tutelata. Saranno quindi numerosi i temi di dibattito a Taranto: dagli utilizzi produttivi alimentari, di materie prime, di energia, impieghi industriali, di regolazione biologica, di benessere spirituale, il ventaglio di discussione è pressoché infinito.

Il TEF 2024 porterà l’attenzione dei partecipati sui progetti in corso e su quelli futuri, dal recupero delle acque reflue per usi civili e industriali, alla tutela della qualità e alla gestione ottimale delle acque, tutto richiede approcci innovativi e sostenibili, fondati sull'etica e sull'assunzione di responsabilità individuali e collettive, radicate nella determinazione spazio-temporale della convivenza civile.

Un programma ambizioso, ma basato su basi concrete e sulla produttività di un approccio di filiera, in grado di generare contaminazioni positive fra i vari stakeholders coinvolti a qualunque titolo nel progetto di cambiamento in atto.

Un’ottica inclusiva per la filiera


Filiera: è appunto questo uno dei sottotesti fondamentali del TEF 2024. Senza un intento comune di tutti gli attori che si muovono nel quadro generale della transizione ecologica europea, gli obiettivi che il Continente si è dato per il 2050 sarebbero utopistici e impossibili da raggiungere.

É solo dalla messa a sistema di tutte le competenze (aziende private, istituti di ricerca, Governi, istituzioni locali) che si genereranno le enormi economie di scala (sia al livello economico sia a quello dell’evoluzione scientifica e tecnologica) necessarie per trasformare un’economia basata sull’assunto delle risorse infinite in una che non solo massimizzi la compatibilità ambientale dei processi industriali e sociali, ma riesca anche a ripristinare i guasti del passato.

Il tutto con un approccio non massimalista, ma concreto e coerente, che non lasci indietro i soggetti più deboli, aiutandoli appunto in un processo di transizione giusta.

Un obiettivo irrinunciabile, di ampio respiro e di grande ambizione che si potrà raggiungere mettendo a fatto comune tutte le competenze e il TEF di Taranto è un buon punto di partenza, uno dei primi tasselli su cui costruire una società più sostenibile e giusta. Appuntamento quindi al 23 e 24 maggio!

Per registrarsi e partecipare ecco il link di iscrizione sul sito della fondazione Eurota: https://www.eurota.it/registrazione-tef-2024/

Silvano Lova

Direttore Generale dei portali PromisedLands.it, gowem.it, bolab.it