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- Di Silvano Lova
RemTech 2025 a Ferrara trasforma emergenze ambientali in opportunità sistemiche: tecnologie, comunità e visione condivisa.
Tra i padiglioni della Fiera, l’aria odora di futuro. Non quello lontano, ma quello possibile, già sotto i nostri piedi, nelle terre che chiedono cura, nelle acque che reclamano trasparenza. È la diciannovesima edizione di RemTech Expo, tre giorni in cui l’innovazione tecnologica, l’impegno politico e la promessa del paesaggio convergono sotto un unico tema potente: “L’innovazione e il pragmatismo ambientale: l’uomo da problema a parte della soluzione”.
Con oltre 350 espositori, più di 10.000 visitatori attesi, 200 sessioni tecniche, e delegazioni internazionali da oltre 150 Paesi, RemTech 2025 non è più solo una fiera: è laboratorio, tavolo di progettazione della responsabilità. I padiglioni parlano di bonifiche, economia circolare, dissesto idrogeologico, tecnologie pulite, intelligenza artificiale applicata al territorio. Ognuno con la sua quota di urgenza, ognuno con la promessa che qualcosa può cambiare.

I fenomeni un tempo “straordinari” — alluvioni, precipitazioni estreme, desertificazione — oggi sono ordinari. Ciò ci pone davanti a uno scenario che non si risolve con una sola azione, ma con un mosaico di iniziative: dalla presa di coscienza, alle azioni preventive su acque e territorio, fino a quelle di mantenimento e adattamento.
Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
Le parole che contano
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha aperto i lavori ricordando che fenomeni un tempo “straordinari” — alluvioni, precipitazioni estreme, desertificazione — oggi sono ordinari. “Ciò ci pone davanti a uno scenario che non si risolve con una sola azione, ma con un mosaico di iniziative: dalla presa di coscienza, alle azioni preventive su acque e territorio, fino a quelle di mantenimento e adattamento” ha dichiarato.
Alessandro Morelli, Sottosegretario di Stato con delega al Cipess, ha richiamato l’esigenza che la transizione ecologica non resti uno slogan: “serve realismo, serve visione industriale, servono scelte energetiche che coniughino sostenibilità ambientale, sicurezza e competitività.” Per lui le tecnologie coraggiose non sono più rimandabili, con un occhio anche al nucleare di nuova generazione, definito “frontiera fondamentale per garantire energia pulita, stabile e accessibile”.
Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente, ha offerto cifre: oltre 500 milioni di euro destinati ai siti orfani, 280 milioni dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per i Siti di Interesse Nazionale (SIN), e norme di semplificazione in corso per accelerare le bonifiche. “Trasformare i rifiuti in risorse: è proprio questo lo spirito di RemTech, la casa dove le migliori energie e soluzioni diventano futuro per l’ambiente e per i cittadini”.
Dove la teoria incontra la terra
RemTech Expo non resta nel regno delle parole. Uno dei momenti più attesi è la presentazione da parte di ANSFISA del Libro bianco su dissesto idrogeologico e sicurezza delle infrastrutture. Un documento legislativo, tecnico, operativo: volto a delineare buone pratiche già sperimentate, strumenti di gestione integrata e approcci che guardano alla prevenzione prima che al risarcimento.
Grazie agli espositori privati, dalla teoria si passa velocemente alla pratica: Gruppo Marazzato, azienda storica nel settore delle bonifiche ambientali, espone i suoi casi; il trattamento rifiuti speciali, applicazioni innovative nel recupero dei sedimenti da invasi, collaborazioni con università, tribunali, enti locali. A rappresentarli Davide Marazzato (Responsabile Vendite) e Roberto Iatì (Direttore della Divisione Bonifiche) raccontano con orgoglio “un anno in cui le pratiche concrete hanno cominciato a fare la differenza”.

Etica, legalità e comunità
Jacopo Morrone, presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sugli illeciti ambientali, ha messo l’accento su un punto spesso trascurato: che ogni euro speso dev’essere “tracciato e protetto da infiltrazioni”. Per Morrone legalità significa affidabilità – non solo della cosa pubblica, ma del sogno comune.
E poi le comunità: Emilia-Romagna, dopo l’alluvione del 2023, parla di prevenzione strutturale, digitalizzazione, formazione — un’impostazione culturale tanto quanto materiale. Manuela Rontini, Sottosegretaria della Regione, ha detto che la ricostruzione “non è solo materiale: è culturale. E riguarda ogni cittadino.”
l’innovazione, sì… ma sempre con uno sguardo umano. La sostenibilità non è un algoritmo: è una scelta quotidiana, politica, collettiva
Silvia Paparella, General Manager RemTech Expo
Prospettive e visioni
In mezzo ai laboratori sulle tecnologie per il riuso, ai tavoli su energia, ai seminari che mettono in luce dati satellitari, idrogeologia, rifiuti che diventano materia prima, emerge una domanda che forse resterà dopo RemTech: come trasformare l’urgenza in abitudine. È una sfida non solo tecnica, ma estetica, civile, spirituale.
Silvia Paparella, general manager, suggerisce che “l’innovazione, sì… ma sempre con uno sguardo umano. La sostenibilità non è un algoritmo: è una scelta quotidiana, politica, collettiva”. Un monito per tutte le tecnologie presenti nei padiglioni: robot, sensori, materiali avanzati, sistemi di monitoraggio – che non valgono se restano impacchettati, se non cambiano la vita concreta delle persone.
E allora RemTech 2025 appare come soglia: tra ciò che siamo e ciò che potremmo essere. Non più solo comunità che subiscono crisi, ma comunità che disegnano il proprio domani.
Tutto sull'ultimo evento 17-19 Settembre 2025
Ferrara Fiere: RemTechExpo25
