Transizione energetica e posti di lavoro

Da qui al 2050 i numeri non mentono; se il trend prosegue con questo ritmo i posti di lavoro nel Mondo nel settore delle energie rinnovabili arriveranno a 140 milioni, mentre gli occupati nel segmento delle fonti fossili si ridurranno a circa 35 milioni (18 nella stima più restrittiva).

I dati arrivano dalla Irena, l’Agenzia Internazionale per le energie rinnovabili, che ipotizza lo scenario necessario a contenere entro 1,5 °C il riscaldamento globale, riportando anche i vantaggi per il PIL delle nazioni e sull’occupazione.

La pubblicazione indica che per raggiungere tale obiettivo l’energia da fonti rinnovabili installata dovrà triplicare entro il 2030, contribuendo a un aumento del PIL mondiale (e di conseguenza dei posti di lavoro il cui contributo si stima in un +1,7% sul totale dei nuovi posti, con l’Asia a far la parte del leone e l’Europa, distaccata, in seconda piazza) di circa l’1,5%, con impatti oltre che sul settore delle energie rinnovabili, anche sugli interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica, delle infrastrutture di rete e, non ultimo nell’integrazione dei con altri sistemi di produzione dell’energia, idrogeno compreso.

Qui il link alla pubblicazione dell’IRENA